Chi garantisce che l’impianto entri in funzione e produca l’energia prevista?

La cooperativa si avvale di installatori specializzati e di fiducia che, a fronte del pagamento delle prestazioni, garantiscono l’importo percepito con una garanzia bancaria pari al valore dell’impianto, fino alla stipula del contratto con il GSE. In questo modo i soci sono garantiti da una improbabile deficit dell’impianto. Se l’impianto non funziona o il GSE non eroga l’importo a causa del mancato rispetto delle procedure previste (impianto non conforme, tempi di richiesta del contributo superiori al limite importo di 30 giorni, ecc.) l’installatore che ha seguito tutto l’iter procedurale ed ha installato l’impianto, ci garantisce con la polizza bancaria che la cooperativa ha in mano e che va ad escutere (prelevare) essendo questa un assegno circolare. Questo per l’installazione.
Per la produzione di energia, l’impianto realizzato è coperto da garanzia completa per 20 anni, non solo per i singoli componenti (pannello e inverter) ma anche per la mancata produzione di energia nel momento del guasto. La polizza assicurativa, di primaria compagnia mondiale, sostiene i costi di sostituzione delle parti non funzionanti e copre la mancata produzione dal momento del guasto al momento del suo ripristino. Inoltre il pannello è certificato per produrre una determinata quantità di energia elettrica quando è colpito da una ben identificata fonte solare, per cui se il pannello non rende quanto indicato (+2% -2%) l’assicurazione versa alla cooperativa la parte di energia non prodotta al costo contrattualizzato con il GSE. E questo per la resa.
L’impianto installato su un tetto o a terra sarà poi coperto da assicurazione contro eventi atmosferici che possono danneggiare fisicamente l’impianto. Una tromba d’aria o una forte grandinata possono danneggiare il pannello compromettendone la produzione. In questo caso interviene il manutentore con cui la cooperativa ha stipulato il relativo contratto di manutenzione, che sostituisce l’elemento danneggiato e ripristina le condizioni di produzione. L’assicurazione paga anche la mancata produzione per il periodo di inattività dell’impianto. Se ad esempio una tromba d’aria distrugge parte o tutto l’impianto sul tetto il 13 agosto e il ripristino avviene il 1° di settembre l’assicurazione pagherà l’impianto danneggiato più la mancata produzione dal 14 agosto al 1° di settembre ovvero 19 giorni per la produzione presunta (ma determinata mediante tabelle ufficiali) del periodo in questione per il prezzo concordato con il GSE. E questo per tutta la durata dei 20 anni.