In caso di smaltimento dell’impianto chi si accolla i costi?

Non dobbiamo parlare di costi di smaltimento ma bensì di ricavi da smaltimento. Infatti il pannello fotovoltaico è composto da primari materiali totalmente riciclabili. Alluminio, vetro, silicio e rame sono i principali componenti del pannello e sono materiali riutilizzabili. Inoltre la tecnologia del prossimo ventennio permetterà di riciclare tutti i materiali traendone un beneficio economico. Ricordate solo 20 anni fa la minima quantità di prodotti che riutilizzavamo, mentre oggi raccogliamo con la differenziata l’80% dei rifiuti che produciamo. Domani, causa anche la possibile carenza di materie prime, riusciremo a recuperare tutte le materie che compongono un bene riutilizzandole e ricavandone un utile. In entrambe i casi i costi (o più probabile benefici economici) saranno a carico ( sicuramente a vantaggio) della cooperativa e perciò dei soci. Un pannello fotovoltaico ha una durata economica di 35-40 anni ma dopo tale periodo continua a produrre ugualmente energia. Meno ma ne produce ancora. E’ come un’auto che quando è nuova va a 160 km orari e man mano che invecchi va sempre più piano, ma va ancora. Il pannello è la stessa cosa. Produce meno ma produce ancora e siccome non ci costa più nulla (in quanto l’abbiamo già pagato) ma produce energia ugualmente è un peccato buttarlo.